lunedì 20 aprile 2009

Le Interviste Formali: Serpenti



Nel giorno di uscita del loro secondo video, intervisto la band milanopugliese dei Serpenti.

- Cominciamo proprio da qui: è appena uscito il video di Baciami, vostro secondo singolo, parlacene un po: dove'è stato girato, come, quando...

Baciami è un video che abbiamo realizzato con Danxzen, giovane regista che tenevamo d'occhio da un po' di tempo perchè ha fatto dei lavori che ci sono piaciuti molto. Dopo aver sentito molte volte il brano, ha deciso di non legarsi ad una storia ma di riprodurre con le immagini quello che è il tema portante di Baciami.
Infatti il video è tutto un susseguirsi di sguardi, dettagli e movimenti sensuali evocativi del gioco di seduzione... a coronare il tutto c'è un montaggio molto serrato con split screen, riprese fuori fuoco, riprese nelle riprese che ricordano un po' lo stato di euforia provocata dall'attrazione fisica.
Lo abbiamo girato in un giorno all'interno di un loft milanese all'inizio di Maggio
Per la cura dello style, invece, ci siamo affidati ad Elena Barosi, con la quale avevamo già collaborato per un video degli Ultraviolet, perchè ritenevamo che la cura del dettaglio fosse fondamentale per qs video.

- E invece un breve bilancio sul vostro disco d'esordio fino a questo punto? Vendite, risposta del pubblico, lives?
Soddisfatti o rimborsati?

Parlare di vendite è ancora un po' presto... il disco è uscito nei negozi il 13 febbraio e siamo in piena promozione, ora ci stiamo dividendo tra live, showcase e promozione del singolo (con video annesso).
Il momento che preferiamo di tutto qs è indubbiamente lo stare sul palco! Da quello che ci dice la gente che viene ai nostri concerti, riusciamo a stabilire con il pubblico un contatto immediato, quasi fisico... la gente si diverte, ed anche noi!



- Il vostro liveset è molto energico, siete parecchio affiatati, Claudia è un animale da palcoscenico e Luca il "Musicmaster"... da quanto tempo esiste il progetto Serpenti, e da quali esperienze precedenti arrivate?

Serpenti è un progetto pensato e realizzato da Luca nel 2007. Inizialmente c'era una voce maschile nei progetti, poi per caso, mi sono ritrovata a provare delle parti vocali sui primi brani e di lì ci siamo subito trovati in sintonia... sintonia ovviamente aiutata da un'esperienza comune negli Ultraviolet (basso e voce) cominciata nel '97.

- In questi mesi dall'uscita dell'album avete fatto parecchi concerti e showcase sparsi per l'Italia, e diviso il palco con grandi artisti molto differenti tra loro, da Morgan a Caparezza, dalla Rettore alle Client, segno anche della vostra poliedricità. Qual è stato il live che ricordate con più piacere e perchè?

Ogni concerto ha la sua peculiarità, la sua bellezza... per esempio aprire Caparezza all'Alcatraz è stato molto bello per noi (per la situazione - il palco - la gente), Avellino/Benevento sono state tappe bellissime per il calore del pubblico e la cordialità degli organizzatori, non riesco ad avere preferenze... ogni concerto è legato ad un bel ricordo!

- Come già detto, siete di origini pugliesi ma ormai trapiantati al Nord. Da quanto tempo vivete a Milano?
Cosa vi piace e cosa proprio non sopportate di questa città, che o si ama o si odia?

Milano ci ospita ormai da quattro anni. Milano si ama per il fermento che c'è (meno che in passato) per la sua grandezza - per la quantità di ragazzi - per le possibilità che ti offre - per la quantità di attività da fare... sicuro essere a Milano permette di entrare + in contatto con la realtà musicale italiana (è una questione anche logistica).
Milano si odia perchè a volte, come tutte le grandi città, sa essere crudele, sa farti sentire solo, scoraggiato. Milano in questo periodo si odia per il caldo che comincia... le zanzare... gli scarafaggi.

- Tu Luca hai anche un tuo studio, il Godz Studio, e sei anche produttore di band come i Fabryca: come riesci a conciliare questi tre "mestieri", irregolari ed atipici per definizione? Riesci mai ad andartene in vacanza?

Anche se è molto faticoso, avere la possibilità di lavorare a 360 ° sui progetti musicali che la mia etichetta produce (in qualità di musicista - produttore - promotore) rende il mio "lavoro" molto + stimolante e coinvolgente rispetto alla norma.
Ovvio però che il tempo da dedicare si triplica e quindi mi riservo il diritto alla Vacanza per quando sarò + grande.