giovedì 1 gennaio 2009

Le Interviste Formali: Captain Mantell


Nell'ambiente musicale indipendente italiano, il nome dei Captain Mantell circola da alcuni anni; un po' perche' sono stati tra i primi nel nostro paese a metabolizzare con gusto quel matrimonio tra indie ed elettronica che all'estero ha generato Bloc Party, Klaxons e Soulwax su tutti, un po' per le centinaia di live che li ha portati in lungo e in largo per la penisola ed oltre, e un po' perche' sono davvero bravi.

- Captain Mantell: eviterò di chiedervi della bizzarra storia che sta dietro al vostro nome, visto che è presente su tutti i vostri Social Network (invito tutti i curiosi a visitarli), raccontateci piuttosto la vostra storia come band; chi siete, quando vi siete formati, cosa fate...

+Nel 2007 uscivo da un periodo un po' snervante che aveva portato alla separazione della mia precedente band, i Si:Pja, a causa di una super produzione finita male. Come sfogo, dopo due anni di musica gestita burocraticamente, mi misi a scrivere pezzi senza pensare ad alcun obbiettivo, ispirato dalla storia del vero Capitano Mantell e dalla mia passione per le atmosfere spaziali. Ne uscì un disco intero, Long Way Pursuit (poi uscito per Kiver - 2007) A quel punto capii che il progetto poteva avere un senso e partii per Berlino per un paio di mesi alla ricerca di contatti diversi "per entrare nel giro giusto" . E proprio durante quella trasferta ebbi l'occasione di rivedere il Sergente Roma, batterista della mia stessa citta' (Treviso) che avevo gia' avuto modo di conoscere e apprezzare in altri progetti. Gli consegnai il mio disco in amicizia, e al mio ritorno dalla Germania il Sergente aveva arruolato praticamente a mia insaputa anche il Dottor Ciste (notissimo smanettatore di pulsanti e manovelle sempre della zona del trevigiano). Arrivo in sala prove per il primo incontro, ciao piacere Tommy, ciao piacere Ciste, PLAY, e dalle macchine del Doc e dai fusti del Serg escono i miei pezzi super sequenziati strafighi! Questa la genesi della band. Ora lavoriamo e scriviamo tutti e 3 assieme, come si conviene ad una vera ciurma.

- Mescolate rock ed elettronica, melodie e sperimentazioni sonore, e vi definite influenzati da film di fantascienza e storie di dischi volanti; al tempo del vostro primo Lp "Long Way Pursuit" definivate il vostro genere "Space Punk", è un'etichetta che si addice anche al vostro nuovo lavoro in uscita?

+ La nostra influenza e' il mistero. Dai misteri legati alla cosmologia alla telecinesi, monoliti, piramidi, berlusconi ancora al governo, la televisione... il mio divertimento intellettuale (per quei miei pochi neuroni sopravvissuti) sta nel trovare sempre il filo che collega i fatti strani ma realmente accaduti.
Di questi gli UFO e lo spazio sono lo sfondo ideale per il progetto Captain Mantell. Ma non disdegnamo di affrontare altri ambiti "magici"; un pezzo del nuovo disco e' dedicato per esempio a Uri Geller, il famosto illusionista degli anni 70/80...e Space punk is all right! Andava bene per il primo e va benissimo per il secondo, Rest In Space, in uscita a settembre 2009 per Hypotron / Irma Records (promesso!).

- Siete un gruppo parecchio eclettico, sia musicalmente che "umanamente", vi trovate a vostro agio sia negli ambienti più rock, sia sui palchi di situazioni più electro-dance; qual'è l' habitat ideale dei Captain Mantell?

+ Ma che domande!?!? LO SPAZIO!

- Voi siete veneti (trevigiani per l'esattezza), un'area geografica molto fertile dal punto di vista musicale; in cosa credete vi abbia influenzato il luogo in cui vi siete formati ?

+ Dove c'e' un sistema rigido c'e' anche una controcultura fiorente. Il Veneto e' un esempio di ottima reazione.
Credo che la mia spinta creativa sia stata molto aiutata sin dall'inizio da un ambiente con valori che non mi sentivo e non mi sento di condividere. Credo di parlare per tutti.
Al di la' di questo non sono legato in modo indissolubile alle mie terre d'origine (visto poi che ho vissuto 6 anni a Bologna per scelta).
Ci sentiamo molto cosmopoliti (e cosmo inteso come spazio infinito!!)

- In questi anni vi siete tolti diverse soddisfazioni, dalla vittoria all'Heineken Jammin Contest 2007, che vi ha portato a suonare sul Main Stage poco prima dell'uragano di Mestre, alla sincronizzazione di un vostro brano in uno spot BMW in Germania, tutto senza avere un'etichetta alle spalle; cosa vi aspettate ora che avete firmato per IRMA Records, nome storico della discografia indipendente italiana?

+ Non ci aspettiamo niente, perche' per noi e' il modo migliore di vivere la faccenda.
L'impegno e' molto ma la filosofia e' rilassata; non abbiamo fretta o la smania di arrivare a degli obbiettivi per forza.
In questo momento siamo sereni. Suoniamo, abbiamo delle persone e delle entita' che si interessano a noi e ce lo dimostrano. Parlo di Marco del Circolo Forestieri che sta facendo un ottimo lavoro di promozione e booking. E della Hypotron / Irma che si dimostra veramente appassionata nei nostri confronti.

- Quali sono i prossimi appuntamenti che vi riguardano? Nuovo disco, singoli, remix, video, live e quant'altro abbiate in mente...

+Il nuovo Lp "Rest In Space" uscira' a settembre 2009 per Hypotron /Irma, nel frattempo potete ascoltare 2 pezzi nel player estratti da Into The Cockpit Ep (Circolo Forestieri) che ne preannuciano l'uscita, 2 video sono gia' propnti e in attesa dell'uscita ufficiale, poi abbiamo appena ultimato un groovosissimo remix per gli Electronic Pills... in attesa di una uscita ufficiale da parte della grandiosa band di Modena lo potete ascoltare sel nostro myspace