giovedì 1 gennaio 2009

Le Interviste Formali: Luca Bugatti


Oggi tocca a Luca Bugatti, vj e visualmaker, attivo da anni, spesso al fianco dei Supernova, duo di dj toscani di fama internazionale, nei loro liveset.

Attivo da alcuni anni in supporto visivo a diversi dj del panormana techno e tech-house italiano, Luca è stato recentemente scelto per presentare una sua opera ad un festival di musica elettronica ed arti visive a Reykjavik; in questa chiacchierata ci ha raccontato di questa sua esperienza, ed in generale in che cosa consiste la "professione" di Vj.



1 - Visto che sei il primo Vj che intervisto qui, vuoi spiegare in due parole CHI è un Vj e COSA FA, visto che capita ancora che qualcuno pensi ai Vj come ai conduttori di MTV?


Innanziutto grazie.
Ora con molto piacere rispondo alla tua domanda, spero di essere abbastanza oggettivo:

Il VJ è quel personaggio che spesso affianca un dj (o un musicista) sul palco.
Egli proietta immagini e video mixate dal vivo tramite computer e/o periferiche specifiche, spesso e volentieri a ritmo di musica.
Il tutto per creare nuove suggestioni nel pubblico, coinvolgendo non più solo l'udito ma anche la vista.
Inoltre questo tipo di esibizione, se fatta correttamente, crea un ambiente unico e scenografico nel locale.
Quasi sempre il Vj non conosce il Dj, improvvisa su quello che sentono le sue orecchie.

Alcune precisazioni:
- il Vj non è un Dj
- il Vj non è "quello delle luci"
- il Vj non fa auguri di compleanno, non mette i dischi che avete in macchina e non persuade il Dj a farlo.



2 - Come hai iniziato la tua carriera di Visual-Maker?

Come penso quasi tutti, per caso.
La scoperta di una periferica midi (pad) e di un primo software per mixare video sono stati la scintilla. Un "gioco" nuovo.
Il brainstorming con amici poi ha portato alla nascita di un gruppo e di un percorso di ricerca delle immagini, collegato subito a parecchie esibizioni live.
Inizialmente i set erano davvero molto acerbi, ma ogni volta si imparava qualcosa in più.

Affinando appunto molte cose (tra cui anche software e attrezzature varie) sono arrivato a concepire questo mio progetto personale, che spero di continuare e perfezionare nel tempo.



3 - Quali sono le tue principali influenze? / Ti ispira di piu il cinema, i video musicali o le videoinstallazioni/videoart?

Non penso di avere grosse influenze da nessun fronte, sono abituato "a fare di testa mia" (con annessi pro e contro).

Adoro il cinema d'autore e di nicchia. Ho visto parecchie videoinstallazioni.
Non guardo la tv, mai, quindi non seguo molto i videoclip musicali.

Parlando dei miei clip, sono convinto che non servano attori o set professionali per ottenere un buon prodotto (almeno finchè uno non se lo può permettere).
Spesso e volentieri infatti mi sono ritrovato a scattare soggetti davvero semplici e banali, legati alla vita quotidiana di ognuno di noi; la cosa interessante è vederli decontestualizzati, da punti di vista differenti o semplicemente ingranditi.
A volte mi attrae semplicemente il bello delle texture, dei colori e delle forme di un oggetto, un elemento naturale o urbanistico qualunque o il fascino di un muscolo che si muove con i suoi giochi unici di chiaroscuro.
Adoro particolarmente le macro ed i giochi di messa a fuoco, in grado appunto di cambiare radicalmente l'essenza di un elemento.
Prediligo la casualità e la spontaneità dei movimenti rispetto al set costruito e studiato, il caso è imprevedibile e crea più sorpresa, non è scontato.





4 - Da mezzo profano quale sono, ammetto talvolta di rimanere colpito da vj semi-principianti, o deluso da vj professionisti...A parte il gusto personale, quali sono gli elementi che differenziano un Vj Pro da un esordiente (o quasi)?


Innanzitutto, il vjing essendo una disciplina nata da poco, non ha molti parametri di critica.
Esistono a mio parere dei parametri base per giudicare un buon vj set:
- la ritmica
- la cura della fotografia (montaggio, effetti, colori, risoluzione)
- la coerenza delle immagini con l'ambiente circostante (per esempio non cadere in tematiche trash quali i manga, la religione, la politica o la pornografia)


Ammetto d'altro canto, nonostante io sia un pignolo cronico (analizzo tutto fino all'ultimo pixel), di essere colpito ed affascinato da alcuni vj set magari non professionali. In quel caso, pro o non pro, hanno vinto la loro sfida.

Io continuerei a lasciare il giudizio alle singole persone e a chi guarda con un occhio sano e oggettivo, nella speranza che si cominci a valorizzare chi davvero ha del talento e mette anima e corpo in un progetto in cui crede.
Il mondo della mediocrità sta lacerando tutti i settori dell'espressione personale, ingiustificatamente.




5 - Entriamo un po' più nello specifico: tu proietti immagini e sequenze che giri tu, o crei i tuoi set tagliuzzando frammenti foto e video già esistenti?


Io, con pregi e difetti, ho sempre e solo proiettato immagini create da me, nello specifico sequenze di scatti in stop-motion.
Giusto con l'ultimo set, ho aperto una nuova parentesi, utilizzando solo ed esclusivamente loop totalmente sfocati di particolari del corpo umano.
Trasmettono a pieno la ritmica ed allo stesso tempo, essendo poco definiti, fanno sviluppare l'immaginazione delle persone (mia prerogativa da anni).

Utilizzare video esistenti è per me abbastanza riduttivo, o forse semplicemente facile, non so.
Usando immagini già conosciute dal pubblico si ha una maggior percentuale di successo, o semplicemente di "audience", la gente è più portata a seguire qualcosa di facile e già visto rispetto ad un qualcosa di complesso ed impegnativo.
La tv ne è l'esempio più lampante.
Altro aspetto negativo: in questo modo non ci si confronta con sè stessi e con la capacità di saper creare immagini accattivanti e coinvolgenti.


6 - Qual'è il tuo setup live?

Il mio setup attuale è composto da:
- Macbook 13";
- Garagecube Modul8;
- Codanova VMX VJ;
- controller Wiimote;
- vista, udito e manualità.


7 - Ho visto dalle tue date live passate che hai proiettato per svariati dj, anche di generi musicali molto diversi fra loro: qualè la musica ideale per le tue proiezioni?

Beh il genere ideale è chiaramente il mio preferito: techno e tech house.
Non c'è come la ritmica prediletta per farti entrare a pieno nel set e farti dare il meglio senza stancarti mai.

Direi che in generale ovunque ci sia della cassa ci può essere un buon vj set, anche su musica live.
Quindi resto sempre aperto a nuove sperimentazioni.



8 - Se potessi scegliere un'artista "dei sogni" su cui proiettare, chi sceglieresti?

Direi che un bel trittico Ricardo Villalobos / Richie Hawtin / Luciano mi renderebbe più che soddisfatto, ma non disdegno assolutamente tutti gli altri artisti della scena techno odierna;
qualche esempio: Lutzenkirchen - Spektre - Popof - John Dahlbäck - Piemont - Gui Boratto - Italoboyz - Dusty Kid - Loco Dice - Pier Bucci.....potrei riempire pagine intere.


9 - Una tua videoinstallazione di 57 minuti è stata scelta per essere proiettata durante un festival di musica elettronica a Reykjavik; una bella soddisfazione immagino, ci racconti un pò di questa esperienza?


Si, davvero una soddisfazione enorme.
Innanzitutto mi sembra doveroso ringraziare coloro che mi hanno coinvolto in questo progetto: Karius & Baktus, 2 dei miglior djs della scena islandese contemporanea.

Questa serata, avvenuta il 30 maggio al club Nasa di Reykjavik (il più grande della città), è stata la prima di una lunga serie in cui ad esibirsi è questo nuovo collettivo di djs e musicisti islandesi chiamati REYK VEEK.
In questa occasione non ho avuto la possibilità di essere presente alla serata, allora ho ovviato registrando questo set (comunque dal vivo su un dj set di Karius&Baktus della durata di 57 min).
L'inconveniente ovviamente è che non essendo dal vivo non poteva seguire perfettamente la ritmica della musica, ma il beat ed il tempo erano molto compatibili.
Ora forse ci sarà lo possibilità di replicare la cosa, magari anche in altri locali o città, e spero di riuscire a presenziare per dare il mio umile contributo a questo progetto davvero meritevole.