giovedì 1 gennaio 2009

Le Interviste Formali: Veracrash


Nell'ambiente musicale underground si parla di loro da alcuni anni, da quando nel 2006 hanno pubblicato "The Ghost Ep" folgorante mix di stoner, lo-fi e psichedelia.
Ora, 3 anni dopo, i Veracrash sono tornati con "11:11", loro album d'esordio, uscito per Go Down come il precedente Ep: ho intervistato Francesco Menghi, cantante/chitarrista della band milanese.


- Dopo diversi anni di attività, un Ep che risale al 2006 e alcuni cambi di formazione, siete finalmente arrivati al vostro primo disco ufficiale, accolto positivamente da pubblico e critica; come mai questa lunga attesa, e come vi sentite ora?

Ora ci sentiamo tranquilli. Siamo contenti della buona risposta da parte della critica, per quanto riguarda il pubblico speriamo di suonare ovunque per arrivare a più gente possibile. L'attesa per il nuovo lavoro è stata lunga perchè preferiamo prenderci il tempo che ci serve per fare un disco. Conta che come materiale avevamo quasi due dischi pronti, e che solo uno è stato poi effettivamente stampato, per via del fatto che l'altro materiale non ci convinceva troppo.


- So che siete molto affascinati da esoterismo, numerologia, premonizioni; il titolo "11:11" ha a che fare con tutto questo?

Mah guarda, di sicuro 11:11 è un numero che ricorre nelle nostre vite. Pare abbia anche diversi significati e risvolti esoterici, ma non saprei dirti con precisione, sembra si tratti di qualcosa che ha a che fare con la coscienza collettiva. Abbiamo scelto questo titolo per il fatto che spesso abbiamo avuto coincidenze interessanti con questo numero.

- Il disco suona mediamente "heavy", senza tralasciare però melodie e strascichi psichedelici, ed i vostri riferimenti più evidenti sono facilmente riconoscibili: dicci invece quali sono i vostri ascolti meno convenzionali, quelle band che nessuno si immagina potrebbero piacervi e che sono invece per voi fonte di ispirazione.

Beh, ad esempio band o artisti tipo Sunn O))), Phoenix, Earth, ZU, 35007, Silver Apples, Amon Dull II, Amon Tobin, UNKLE e molti altri.
Insomma tutti artisti di epoche diverse e di generi diversi dal nostro, ma che sono sicuramente fonte di ispirazione per noi.




- Dal momento che delle vostre influenze prettamente musicali avete già parlato in diverse interviste, dicci invece cosa vi ispira in ambiti differenti, cinema, letteratura, web, fumetti...

Io nel cinema amo i lavori di Jodorowsky, Lucio Fulci, Umberto Lenzi, Brian De Palma, Woody Allen, Truffaut, Pasolini e molti altri, anche se non do molta attenzione al cinema. Federico (Corbetta, batterista Veracrash, NdR) saprebbe sicuramente darti più risposte di me.
Per quanto riguarda il web amo leggere di esoterismo, cospirazioni e menate varie, oltre che di tecnologia e nuove scienze. Per quanto riguarda letteratura e fumetti, ho un invidiabile libreria, dove si va dalla filosofia all'esoterismo più ermetico. I fumetti invece li ho mollati verso i 13


- Visto che sei uno dei pochissimi artisti milanesi "autentici", nato e cresciuto nel capoluogo lombardo, come vivi la situazione attuale da musicista emergente a Milano?

Milano è molto cambiata da quando io ero adolescente. La metà buona della gente che oggi gira a Milano nell'ambiente musicale non ha probabilmente mai visto la Milano che ricordo io. Verso fine anni 90 sembrava di stare in una verà metropoli piena di fermento, vi posso assicurare che era una figata per molti versi. Negli anni tutto questo è cambiato, un'epoca è finita.
Non so dirti se oggi sia meglio o peggio, di sicuro c'è molta più superficialità e immediatezza nell'approccio alle cose, ma questa sembra essere una situazione globale, non solo di Milano. Per le band emergenti oggi è molto difficile ritagliarsi un pubblico, ma è anche molto stimolante, dato che abbiamo il doppio dei mezzi di comunicazione di 15 anni fa. Secondo me comunque stiamo arrivando a un punto oltre il quale la fruizione della musica sarà completamente gratuita. Almeno io mi auguro questo..


- Siete al momento in tour; con quale line up vi presentate live?

Negli anni la line up si è allargata. Ora in tour giriamo in 6, con i nuovi innesti di Davide ai synth e Leone alle videoproiezioni, due elementi che arricchiscono non poco lo show...